INTELLIGENZA ARTIFICIALE sfonderà nel SETTORE LEGALE. Entro il 2030 fatturato per 10,82 mld

16 Aprile 2025 di

L'intelligenza artificiale avrà ampie chance di sfondare nel settore legale, dove il fatturato è destinato a crescere esponenzialmente.

L’intelligenza artificiale ha ampie prospettive di crescita nel settore legale, dove è previsto che il fatturato degli operatori sia destinato a passare da 3,11 miliardi di dollari nel 2025 a 10,82 miliardi di dollari entro la fine del 2030. Nel caso in cui queste prospettive dovessero essere confermate, il comparto registrerebbe un tasso di crescita annuo composto del 28.3%.

A fare da vera e propria locomotiva dell’intero settore c’è l’intelligenza artificiale generativa, che viene utilizzata principalmente per la redazione e la revisione dei contratti. Utilizzati anche gli assistenti legali virtuali, che si basano proprio sull’intelligenza artificiale. Le innovazioni introdotte dall’AI semplificano la gestione dei contratti, rendono più efficace la ricerca legale e la gestione delle varie strategie di contenzioso, permettendo di concludere più celermente i contenziosi legali.

Un avvocato al lavoro
Anche per gli avvocati diventa importante l’intelligenza artificiale

L’importanza dell’intelligenza artificiale per gli studi legali

Secondo una recente analisi effettuata da ResearchAndMarkets.com, nonostante i rapidi progressi che si stanno registrando nel momento in cui si parla di intelligenza artificiale, sono anche molte le sfide che devono essere affrontate quando la nuova tecnologia deve essere adottata nel settore legale. A rallentare la diffusione è principalmente la mancanza di standardizzazione nel processo decisionale legale, ma soprattutto le preoccupazioni di stampo etico che ruotano intorno al ruolo che l’AI potrebbe assumere nel corso dei vari procedimenti legali.

A frenare l’adozione, inoltre, c’è un certo scetticismo circa l’accuratezza della stessa intelligenza artificiale a cui si associano le preoccupazioni relative alla dispersione lavorativa tra gli avvocati. Aggiungiamoci, poi, che manca, al momento, una normativa standardizzata in materia di AI, che rende incerto e nebuloso il contesto entro il quale potrebbe essere impiegata.

Come si evolverà nei prossimi anni il mercato

Indubbiamente nel corso dei prossimi anni il settore nel quale l’intelligenza artificiale continuerà a mantenere la quota più ampia di mercato è il BFSI (Banking, Financial Services, and Insurance), che utilizzerà l’AI per i vari uffici legali, soprattutto per quelli aziendali. Una scelta determinata dalle crescenti complessità normative e dalla necessità di riuscire a gestire in modo efficiente le varie norme sulla conformità.

Volendo sintetizzare al massimo, la banche e le compagnie di assicurazione hanno la necessità di adottare delle soluzioni di intelligenza artificiale in modo da poter rendere automatici:

  • la valutazione del rischio;
  • l’individuazione delle frodi;
  • l’analisi dei contratti.

Adottare degli strumenti che si basino sull’intelligenza artificiale permette agli uffici legali del settore di uniformarsi in modo rapido al susseguirsi delle varie normative, in modo che le aziende possano ridurre il rischio legale e, allo stesso tempo, garantire la conformità.

Il settore, tra l’altro, è contraddistinto da un elevato volume di contenziosi legali: strumenti di e-discovery e gestione dei casi basati sull’intelligenza artificiale permette di ottimizzare il flusso di lavoro degli uffici legali.

Avvocato pensieroso
Un avvocato che lavora con l’intelligenza artificiale

Il tasso di crescita del mercato dell’intelligenza artificiale

Gli esperti ritengono che l’intelligenza artificiale crescerà ad un ritmo più sostenuto nel software destinato agli uffici legali, grazie alla sua capacità di ottimizzare le attività legali più complesse. Ma soprattutto perché sarà in grado di aumentare l’efficienza della ricerca e a produrre dei documenti legali di alta qualità.

L’adozione dell’intelligenza artificiale è finalizzata alla semplificazione della redazione di contratti, all’analisi dei casi e alla conformità normativa, permettendo di ridurre i tempi e i costi finanziari connessi.

Proprio grazie al debutto di modelli linguistici di grandi dimensioni ha permesso di trasformare in modo drastico il modo in cui si effettua la ricerca legale: gli avvocati riescono ad avere un rapido accesso ai precedenti e all’interpretazione dei casi. L’AI generativa ha permesso di migliorare l’e-discovery e l’analisi predittiva, garantendo un valido supporto agli avvocati che devono prendere delle decisioni basandosi su una serie di dati.

  • Pierpaolo Molinengo
    Giornalista

    Pierpaolo Molinengo è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Da sempre appassionato di tecnologia, ha seguito nel corso del tempo le evoluzioni più disparate. Pierpaolo Molinengo scrive di fintech ed economia.

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