CREI un TESTO con l’AI generativa. Ed io ti STANO con il NUOVO SOFTWARE

8 Aprile 2025 di

Creare testi con l'AI Generativa non è etico, soprattutto se serve ad evitare di fare i compiti a casa. Ma è possibile stanare gli scansafatiche.

L’Ai generativa e il suo sviluppo in ogni ambito non contribuiscono solo a migliorare la produttività dei professionisti e dei lavoratori in generale. Ma hanno fatto emergere un’esigenza tutta nuova, costituita da strumenti che siano in grado di stanare dei testi che siano stati scritti da degli algoritmi.

La necessità è stata messa apertamente in evidenza dalle statistiche rese note dalla piattaforma NoPlagio – una delle più importanti a livello internazionale per prevenire il plagio -, la quale ha registrato un’impennata delle richieste di strumenti attraverso i quali rilevare che i contenuti siano stati redatti in maniera artificiale.

Come identificare i testi creati con l'intelligenza artificiale
Come identificare i testi creati con l’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale cresce tra gli studenti

NoPlagio ha commissionato una ricerca a TGM Research, dalla quale è emerso che nelle scuole superiori italiane due studenti su tre fanno uso di ChatGPT per scrivere dei saggi o farsi dare una mano a concludere i compiti scolastici. L’uso dell’intelligenza artificiale da parte degli studenti è emblema di come sia cambiato il modo nel quale i più giovani interagiscono con la tecnologia: l’AI facilita l’accesso ai contenuti generali e inizia ad essere un supporto utilizzato quotidianamente per le varie attività scolastiche.

A fare il punto della situazione sull’impiego della nuova tecnologia tra gli studenti ci ha pensato Nazim Tchagapsov, CEO di NoPlagio, che ha spiegato che:

Stiamo assistendo a un cambiamento significativo nel mercato. Fino a pochi anni fa, la nostra piattaforma si concentrava principalmente sulla rilevazione del plagio. Oggi vediamo una crescente domanda per strumenti in grado di identificare i testi generati dall’AI.

Basandosi unicamente sui testi che sono passati attraverso NoPlagio, nel 2024 sono stati processati qualcosa come 2 milioni di documenti. Sul 25% di questi è stato effettuato un controllo connesso con l’intelligenza artificiale. Il trend è destinato a crescere e potrebbe arrivare a sfiorare il 50% entro la fine del 2025, quando, stando alle proiezioni, le rilevazioni relative all’AI potrebbero arrivare a superare quelle relative al plagio.

Le tecnologie per il rilevamento stanno migliorando

Solo per soffermarci su quanto sta accadendo su NoPlagio, è stata registrata una crescita annua pari al 40% delle analisi dei testi determinata in parte dalla fidelizzazione dei clienti e, in parte, dall’introduzione delle nuove tecnologie per rilevare l’intelligenza artificiale.

Purtroppo sta diventando sempre più frequente chi utilizza l’AI Generativa per produrre testi, che poi fa passare come scritti di proprio pugno. Grazie alle nuove tecnologie che sono state introdotte ultimamente è stata migliorata l’accuratezza del rilevamento dei testi che sono stati generati dagli algoritmi del 40%. È stata introdotta, quindi, una migliore capacità nel riconoscere i contenuti che sono stati scritti dagli esseri umani rispetto a quelli che vengono prodotti dall’intelligenza artificiale.

Tra l’altro, nel corso del 2025 sono stati previsti degli ulteriori sviluppi tecnologici significativi, che permetteranno di rilevare meglio il plagio e i contenuti che sono stati generati in maniera artificiale.

Stiamo parlando di strumenti sempre migliori, che devono rispondere ad una domanda sempre crescente di strumenti affidabili e precisi: la trasparenza e l’autenticità dei contenuti è messa sempre più sotto esame.

Immagine reale o creata con l'AI Generativa?
Immagine reale o creata con l’AI Generativa?

Il fenomeno NoPlagio

Giusto per avere un’idea di quale importanza possano avere i dati raccolti da NoPlagio, basti pensare che la piattaforma è presente in 140 paesi e ha qualcosa come 6 milioni di utenti registrati. Il 10% dei quali proviene dall’Italia.

Del folto gruppo degli utenti italiani il 90% è costituito da studenti, mentre il restante 10% è equamente suddiviso tra insegnanti ed aziende. Nel 2024 qualcosa come 200 mila utenti italiani hanno deciso di iscriversi alla piattaforma: è stato confermato, in questo modo, il crescente interesse per gli strumenti per la rilevazione dell’intelligenza artificiale.

Siamo davanti ad un importante cambiamento mentale – non solo tecnologico – che ci fa comprendere come l’AI sia diventata una parte integrante della nostra vita, andando a ridefinire i metodi di apprendimento, ricerca e comunicazione.

  • Pierpaolo Molinengo
    Giornalista

    Pierpaolo Molinengo è un giornalista pubblicista iscritto all'Albo dal 2002. Da sempre appassionato di tecnologia, ha seguito nel corso del tempo le evoluzioni più disparate. Pierpaolo Molinengo scrive di fintech ed economia.

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