OpenAi lancia la sfida a X: vuole creare un nuovo social network che si ispirerebbe a Twitter, aprendo una guerra virtuale con Elon Musk. Il nuovo progetto, che per il momento sarebbe ancora in fase embrionale, in un certo senso potrebbe rappresentare una sorta di evoluzione strategica della casa madre di ChatGPT.
Alcune fonti interne avrebbero già anticipato che esisterebbe un prototipo, che è incentrato sulle funzionalità di generazione di immagini di ChatGPT.
OpenAI potrebbe lanciare un nuovo social network
Stando a quanto ha riportato The Verge, il progetto del nuovo social network targato OpenAI, almeno per il momento, sarebbe ancora in fase embrionale, ma sarebbe già pronto un prototipo di una vera e propria piattaforma che potrebbe integrare un feed social che si baserebbe sulla generazioni di immagini attraverso ChatGPT.
Sam Altman, il Ceo della società, in questi giorni avrebbe chiesto una serie di pareri riservati ad alcune persone esterne, in modo da iniziare a raccogliere i primi riscontri sul progetto.
Al momento non sarebbe stato ancora chiarito se OpenAI abbia intenzione di lanciare il nuovo social network come un’app separata o se, invece, voglia integrarlo direttamente all’interno di ChatGPT, che proprio nel mese di marzo è diventata una delle app più scaricate.
ChatGPT è letteralmente esplosa in questi mesi
Inutile negarlo, nel corso degli ultimi mesi ChatGPT è diventata una delle applicazioni più popolari del web. Stando ai dati forniti da Altman, gli utenti attivi settimanalmente rappresenterebbero, oggi come oggi, il 10% della popolazione mondiale. Stiamo parlando di qualcosa come 800 milioni di persone.
A far crescere l’intelligenza artificiale di casa OpenAI sono le nuove funzionalità messe a disposizione dal chatbot, che adesso è in grado di creare delle immagini sempre più realistiche e si allineano maggiormente con le le richieste e le aspettative degli utenti. Queste funzionalità sono state sfruttate per creare nuovi contenuti diventati virali in stile Studio Ghibli, o per trasformare se stessi in action figure. O ancora per trasformare i propri animali in essere umani con delle caratteristiche realistiche.
Queste nuove funzionalità hanno fatto in modo che ChatGPT diventasse uno degli strumenti di intelligenza artificiale più popolari al mondo.

L’importanza dei social network in questo momento
Nel caso in cui le indiscrezioni di The Verge dovessero essere confermate, OpenAI riuscirebbe ad avere accesso ad uno dei tesori più importanti in mano ai social network: i dati. Stiamo parlando di uno strumento fondamentale per riuscire ad addestrare l’intelligenza artificiale.
Volendo rimanere in tema, proprio in questi giorni Meta Platforms ha anticipato che inizierà a raccogliere i dati pubblici degli utenti europei, che serviranno per migliorare il proprio modello di intelligenza artificiale (si chiama Meta AI).
Riuscire a creare un social network e, soprattutto farlo decollare nel modo giusto, darebbe la possibilità a OpenAI di competere ad armi pari con X e Meta nella gara sull’intelligenza artificiale. Andando ad alimentare, prima di tutto, le tensioni con Elon Musk.
Un duello tra due visionari
ricordiamo che Elon Musk è stato uno dei fondatori di OpenAI. In un secondo momento, però, è diventato critico nei confronti della società
L’imprenditore è arrivato ad accusare la casa madre di ChatGPT – che in un primo momento era nata come laboratorio di ricerca no-profit grazie anche ai suoi investimenti – di essere diventata una società a scopo di lucro e di aver abbandonato la sua missione originaria
Musk, nel 2023, ha poi deciso di fondare xAI, attraverso la quale ha sviluppato una propria intelligenza artificiale e che è proprietaria di Grok, un chatbot integrato con X. E che questo punto sarà in completa e totale competizione con ChatGPT.
Nel corso del mese di febbraio 2025 Musk – alla guida di un consorzio – ha offerto 97,4 miliardi di dollari per acquistare le attività no-profit di OpenAi, con l’intento di riportare alle origini l’azienda. Una mossa che, secondo alcuni osservatori, sarebbe servita esclusivamente per rallentare la corsa di OpenAI.